MASSIEU - Caffeum carmen - 1740

OME prima pervenne a' noftri l idi ì Il Caffè , qual di quefta alma bevanda Sia la natura, e F ufo, e qual ne porga. Contro d'ogni malor pronto conforto, Con facil carme ecco a cantar m'accingo. Voi del blando l i cor, v o i , che provalte Spedò la dolce forza, deh ! fe mai Non fur delufi i voitri vo t i, e vana Non tornò voftra ipeme, al canto mio Siate cortefi, e volentier 1' udite. E Tu , cui tanto è di faper dell* erbe Salubri, e piante la virtù conceflò, M' a i t a, o biondo D i o , giacché tuo dono • Anche quefto fi crede , e mi confenti Di fare al Mondo i doni tuoi palefi. - • Oltre i l Libico fuol, oltra le fette Bocche dei gonfio Ni lo , ove felice . . . , ^ Ne' vafti campi fuoi l'Afia s'allarga, Pien •

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