MF - La cucina casereccia - 1828 copia
Felicità d* ogni saper è scopo Nè può albergar tra ingegni ispidi , ed irti. Al J ìn proposto , ed al tuo nobil uopo Soddisferai , se arrivi a ben nudrirti D i saporoso cibo : e quando dopo Cadrai ne ’ regni degl 5 ignudi spirti , D ir po tra i , che fuggito ogni altra ciancia , Tu fosti intento a coltivar la pancia ( * ) . A te , ingegno sovran , che dalla cuna A tal filosofia già VAra ergesti : A te , cui sacrilegio è aver digiuna. L a bocca , e 3l raro genio manifesti , S e nasce il Sole , o se la notte imbruna , Quest 5 opera consacro. E s sa ti attesti Quanto ti pregio : e ognun per certo s’ abbia - Che grattarci tra noi sappiam la scabbia. ( t ) In questa ottava 1’ autore parla , come si vede, in termini poetici.
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