MF - La cucina casereccia - 1828 copia

6 O g n i Arte lia i suoi strumenti, e più di tutte le altre ne ha bisogno quella , di cui trattiamo. Come suppongo , che una Mensa confidenziale non sia di più esteso numero , che di dodici Commensali, co­ sì restringo tutta la enumerazione de’ comodi ne- cessarj all’ apparecchio di un pranzo per tante per­ sone , composto di due portate di sei vivande T u- n a , e de’ corrispondenti piattini , detti di rinforzo. Saranno' questi. Sei Cassarole di rame 1’ una dentro l5 altra. Due Marmitte » Una Pesciera. Una Polliera. Un Polzonetto. Una C a lda ia . Tre diverse Tielle per pizze. Quattro trepidi diversi : Un Forno da campagna. Due conche , una traforata , a seolare robe diverse. Un colatojo traforato , per passare i brodi. Dodici barchiglie di rame. Ventiquattro forme di rame per bocconotti. Tre diversi spiedi. Una Stringa con i suoi lavari. Due Tielle coppa­ ie per pasticci. Una Pala di ferro. Una Paletta di ferro. Due Padelle di ferro per friggere. Un mortajo di bronzo. Un mortajo di pietra. Due taglieri di legno duro per battere la carnè. Due Graticole. Un Cacciacarne. Tre Cucchiaje di legno. Due Coppini. Due Coltellacci. Due tavolieri per manipolare le paste. Due setacci per passare brodi , e fa r se . Due Ciccolattiere. Due Caffettiere. Un Troccolo di legno. Una Cucchiaja di rame grande , e traforata. Due Schaferee di creta. Dieci Antisini di canavaccio. Dieci mappine di sì­ mile tela. Tegamini , e pignatini di creta , ad ar­ bitrio. Un servizio di creta per dodici persone.

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