MF - La cucina casereccia - 1828 copia
vatica , che nasce ne’ boschi chiamata Paina ; si sec cano all’ ombra e poi si mettano nel vaso del vino: e volendolo far quando il vino è mosto , nel bol lire che farà dentro del tino , vi si metteranno i già detti fiori. Lo stesso effetto produca Inerba S . Gio vanni , detta Sclarea , turandone con un fascio di essa il buco della botte. Per conservare il vino da tuoni , e fo lgori. S i deve coprire il vaso con un copercio di fer ro , e con fronde di lauro. Per conservare il vino , che non si guasti. Il sale bruciato posto nel vino , o pure le man dorle dolci peste , o pure l’ uva passa , toltine i gra n e l l i , lo conservano: il latte, od il miele mescolati insieme conservano bene il vino : e lo stesso fanno i ceci neri mezzo abbrustoliti, e pesti. E finalmen te una libbra di acquavita sflemmata posta in una botte di vino , produce il medesimo effetto. Per guardare i vasi , e le botti da lla m uffa del vino , Levate il vino , bisogna lavar bene il vaso , con. acqua salata , tenendolo così aperto ; o pure si fan no scolare bene li vasi , o botti , voltandoli sotto sopra , e poi otturandoli bene. Per conoscere se nel vino vi sia mistura. In un bicchiere d’ acqua , si rivolta una botti glia di vino , otturata da un dito , levandolo, al lorché il colle della bottiglia è già nell’ acqua ; se vi è mistura , si vedrà chiaramente questa separar si dal vino , e cadere nell’ acqua : se non ve n e , resterà il vino intatto t senza caderne nell’ acqua nepp^r una goccia. 66
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