MF - La cucina casereccia - 1828 copia

per lo senso ; se ne farà il sorbetto con la stessa dose. Del Portogallo si fa lo stesso * che del limo­ ne ; premendone il succo , e ponendovi un poco del succo del limone. Per 1 2 giarre di frutta* S i userà il succo del limone nella stessa dose. Poi si monderanno le Percoche , le pere dette Mastrari- tuono ì o le Carmosine , o le Moscadelle , e le Prugna , in un quarto per frut to , e si cuoceranno nel giulebbe , nella quantità detta di sopra. Poi si leveranno dal giulebbe, e facendole raffreddare , e vi si aggiungeranno , o le mandole fresche , o le noci fresche in pezzetti , i fiori de5 finocchi dette Caroselle , e qualche amarena sciroppata, con un poco d5 acqua di Gelsomini , e non trovandosi, si porranno nell’ acqua i fiori del Gelsomino , per averne un pò di senso. L a neve rotoli dieci , ed il sale in rotoli due compiranno il lavoro. Per 12 giarre di frago le . Un rotolo , e mezzo di questo frutto si passerà per setaccio , con tre limoni , e con un rotolo di zucchero sciroppato. Il sale , e neve si adopereran­ no j come sopra. Per 12 giarre di amarene . Un rotolo di amarene secche, pestate sottilmente insieme con le ossa , e poi disfatte nell’ acqua boi* len te , si passa per una salvietta: con due , o tre limoni , secondo il succo , che questi daranno , ed un rotolo di zucchero sciroppato. L ’ acqua deve es­ sere a proporzione per 12 giarre. Tal sorbetto si fa anche con le amarene fresche pestandole. L a neve, ed il sàie si useranno come sopra. 7°

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