NEBBIA - IL CUOCO MACERATESE I - 1781 copia
T 5» rivato al punto, altrtmenre il marinato non verrà bene, perchè fé il pelce è troppo ab- brucciato dall' olio , mangerete il pefce len- za fapcre, e fé farà inzuppato dall 'olio, il pefce fi limolerà nel marinato , e non po- trete cavarne uno fano y ficchè bifogn-a Cape- re ben friggere; onde guardate Bel Capitolo de'fritti , ove imparerete il punto dell'olio quando bolle per friggete il pefce. Chi vuol fare il marinaio, che duri aliai, deve pren- de/fi dell'aceto bono , attamente in breve farà del matrone lepra il marinato , e gli toccarà di gettarlo via : eccovi dunque la regola . Aceto perfetto, che non venga da vino co- rinsto , o in cui fia acqna , o nriftura , e che fia forte ; prendete dunque quello ace- to fecondo il marinaro , che vorrete copri- re , con falvia , rofmarino , nglio trito , fa- telo bollire per un'ora , prendete per ogni bocale di aceto due libre di mele bono , e dopo che l'aceto avrà bollito mexz'ora y pettate il mele nella marinatura , lanciando- lo così bollire ,• dapòi cavatelo , e fatelo freddare bene in un vaio di terra ; aggiu- ftate bene il pefce già falato nella frittura in una catina , o fecchio , dapoi gettate la voftra marinatura fopra il pelce , e fopra tutto coli'erbe copritelo bene , e in quella maniera fi manterrà il marinato lei, o fet- te aie fi fenza mai guailarfi. G 4 Mode
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