NEBBIA - IL CUOCO MACERATESE I - 1820 copia

Tl5 grosso baiocone, e di questa ne dovete taglia- re due, una di so t t o, e una di sopra, larga quanto sarà il piatto di rame, e va tagliata con il coltello scaldato al fuoco, il quale raf - freddato che sarà , ne terrete un altro in or- dine per poter finire d'intagliare la torta ; di questa si possono fare, e formare barachiglie, pasterelle quadre , e con le stampe tonde fatte fare a posta per questo effetto , vanno sempre scaldate per tagliarle ; si possono anche frig- gere con distrutto , e dopo cotte si spolveriz- zano con zucchero, e si mandano in tavola calde; questa pasta si può fare anche con di- strutto di assogna di maiale all'inverno in ve- ce di butirro , e si può fare anche di grasso di rognone di vitella al l ' es tate, in vece pari- mente del but i rro, e mandata, in tavola cal- da . Questa.è la pasta,, che dovete fare per coprire tntte le composizioni , che di sopra vi accennai ; ingegnatevi di farla bene , e di buo- na simmetria ; avvertite prima di mandarla al forno di darle un' indorata leggiera con un pennello di piume . Pasta frolla „ J. rendete una libbra di farina , mettetela so- pra la spianatora , fatele il buco in mezzo ,. metteteci quattr 'oncie di strutto buono, op- pur but i rro, un pizzico di sale, quat tr 'oncie e mezza di zucchero , cinque rossi d 1 uovo , e un quarto di bicchiere di vino bianco; impa- state bene ogni cosa, e ne farete di questa pasta pasticci, pasticetti, e pasterelle; non la maneggiate tanto, e specialmente nell'esta- t e , perchè è soggetta ad abbruciarsi, e casca- re a pazzi ; onde nell' estate in vece di met- terci il vino, vi metterete mezzo bicchiere d ! acqua fresca . Pa*

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=