NEBBIA - IL CUOCO MACERATESE I - 1820 copia
1 53 ciocché quando si aggiustano alto spiedo, re- Stino con buona grazia, e simmetrìa, e se saranno quaglie, starne, piccioni, ed altri a- nimali alquanto grossi, quando non si allar- dano, bisogna abbordarli con fette di lardo al pe t t o. Avrei insegnato la maniera d' immarcare di- versi piatti , che in questi tempi vanno molto in uso , e fjnno un buon vedere nelle tavole de'nobi l i, ed oltre di ciò servono di polizìa, e di buon gus to; ma siccome per immarcare i piatti bisogna sapere qualche poco di dise- gno, ed ancora sapere 1' erbe , ed altre robe, che può richiamare il piatto , che si deve im- marcare , onde non viene da tutti capito il modo d' immarcare, e perciò io tralascio que sto capitolo; mi è bastato solo di descrivervi la maniera di cucinare con facilità , con eco- nomìa, e con pulizìa; mi basta solo, che mi compatiate, caro Le t t or e, che altra mira non ho avuto , che d'insegnare, a' servitori, e ser- ve , e a'giovinetti, che vogliono esercitatela cucina ; onde il fondamento di tut ta questa mia Operetta si racchiude in questo ultimo mio foglio fondamentale , cioè, che finalmente sap- piasi , che le diverse e tante maniere nel suo luogo dimostrate di ben cucinare fondate sono sulla conferenza d'altri celebri cuochi, esul i ' esperienza per molti lustri esercitata in cuci- ne ragguardevoli dall'istesso autore, il quale di più costantemente asserisce, che chiunque dar si voglia a mestiere sì difficile, delicato, e geloso, non pensi giammai mediante la teo- rica , e poco pratica, ed altri fastidii umani totalmente fidarsi in se medesimo, privo del necessario, e particolare a iuto, ed assistenza divina, la quale acquistasi per mezzo del ti- mor di Di o, principio e fondamento di ogni sapere, ed operare: acquistasi per mezzo del- la frequenza de' Sacra-menti, fuga d ' oz io, e di •
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