NEBBIA - IL CUOCO MACERATESE I - 1820 copia

43 dito-, farete scaldare dello s t rut to, o bu t i r r o, o olio dolce, perchè queste frittelle di qua- lunque sorta possono servire tanto di grasso, quanto di magro fuorché le vigilie; basta a friggere secondo l'ordine che vi si darà: che questo fritto non sia ne tanto scot tante, né tanto freddo; e acciò vi venghi bene, immer- gete il manico di una cucchiara sbucata nella padella, dove sarà il grasso , e prenderete della pasta con 1' attaccagìio di essa cucchiara, e la getterete nella padella della grossezza di una noce, e fatela cadere nella padella;, fattele frig- gere tutte così a piccalo fuoco, rivolgendole continuamente; quando sono bene elevate, e ài bel colore servitele .calde, dopo di averle bene polverizzate di zucchero ; se sono ben fatte, debbono essere leggiere, e vuore di den- t r o . Potete ancora agiustarle in uivaitra ma- niera , cioè per friggere la suddetta pasta , fa- te de'piccoli mucchietti della grussezzi di una noce, gli uni vicino agli altri ,, attaccandoli in- sieme in un pezzo di carta bianca, e quan- do sarà la padella al t i ro, vi metterete con diligenza la car ta, in cui ayrete formato le frittelle, e quando la carta sì distaccherà da esse resteran le frittelle attaccate in quella for- ma in cui l 'avrete at taccate; rivoltatele con at- tenzione, e quando saran di buon colore, ca- vatele, polverizzatele col zucchero, e mette- tele in tavola calde. Frittelle di piccioli pomi. Jrrendete quattro oncie di but i rro, mette- telo in una cazzarola con tmzza foglietta di lat te, e fate bollire insieme ogni cosa: quan- do bolle, metterete un poco di farina, e sa- l e, e le farete così bollire per lo spazio di un quar to, sempre maneggiate, acciò non si at- tacchino al fondo della cazzarola ; dopo prende- 8§ un pugno di spinaci prinaa lessati in acqua, e

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