NELLI - IL RE DEI CUOCHI - 1932 copia
2 FISIOLOGIA ALIMENTARE Le molte esperienze fatte da' chimici c'insegnano quale sia il quan- titativo dell'alimento necessario all'uomo, e quali specie gli convengano per essere convenientemente nutrito. Senza perdere di vistat i le leziosi delle razioni alimentari devono essere appropriate ai diversi tempera- menti, alle abitudini sedentarie o meno, i più diligenti osservatori si accordarlo nello stabilire che un uomo sano, di media, statura^ facente un moderato esercizio di corpo consuma un dì per l'altro grammi 480 di carne, 3 8 S. di pane o di qualche altro alimento vegetale e grammi 480 di una qualsiasi bevanda fermentata. Ad un uomo adulto conducente vita sedentaria occorreranno gr. 480 di alimento solido e grammi 1982 di alimento liquido; invece ad un uomo adulto conducente vita attiva abbisogneranno giorhalmente gr. 1052 di alimento solido e grammi 2104 di alimento liquido, osservando però che questo limite sarebbe il massimo. Tutti gli igienisti citano nei loro trattati la storia del veneziano Cor- nare, morto a cent'anni d'età, il quale arrivato sui quaranta, e veduto che cogli eccessi del mangiare e del bere si andava logorando la salute e la vita, fece proposito tale di temperanza che da quell'epoca non sì nutrì più giornalmente che con grammi 360,708 di alimenti solidi, sani e sostanziosi, e grammi 541,062 di vino e così continuò a vivere per altri sessantanni. Non occorre far notare che la scienza non designa come nutrimento sano t sostanzioso che i cibi preparati con diligenza, ma alla casalinga, non i ricercati ed artefatti, m non aventi altro scopo, secondo l'espres- sione di un distinto fisiologico, che di adulare il capriccio, stimolare i palati affievoliti e ristorare gli stomachi valetudinari. *' Tuttavia si può levarsi leggieri di corpo e di mente da un pranzo imbandito di venti vivande, così come si può fare indigestione col de- sinare modesto dell'operaio. Vale assai meglio mangiare pochissimo di molti cibi, che molto di un solo. —La varietà dei cibi è una delle re- gole più elementari per ben digerire. Composizione e decompos i z ione degli al iment i. I nostri aliménti sono in carte albuminoidi , grassi e amidacei. Al- Duminoidi sono l'albumina animale e vegetale. La fibrina del pari ani- male e vegetale, la caseìna similmente animale e vegetale, la gelatina, Tematosina (parte rossa del sangue), la legamina. Le sostanze albuminoidi entrano nello stomaco già coagulate e vi trovano degli acidi pronti a scioglierle durante la digestione^ poi una sostanza dell'ordine dei fermenti, detta pepsina, la quale ha la singolare proprietà di renderle solubili ed assimilabili, e disporle quindi ad entrare nell'organismo senz altra mo- dificazione ed ivi far parte dei nostri tessuti. Alimenti grassi sono gli olii e le sostanze grasse fornite dagli animali e dalle piante, Le sostanze amidacee non contenenti azoto, sono le diverse specie di zuccheri, l'amido, la gomma, la desterina, certi sughi vegetali, il le- gnoso e simili, Le materie amidacee o fecolenti dell'alimentazione assorbite allo stato di zucchero (glucosi) e le materie grasse assorbite in natura, circolano per qualche tempo col sangue e tìnìscono per iscomparire; tale scomparsa è un fenomeno d'ossidazione, che si collega ali introduzione incessante dell'ossigeno per la via dei polmoni, ed è la principale sorgente del ca- lore animale, motivo per cui queste sostanze vennero denominate all- eaenti respiratorii. . . • •
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