ODESCALCHI - IL CUOCO SENZA PRETESE - 1834 copia

156 eosì det to, le framhose coli 'aceto, e si lascino in infusione per ventiquattro ore almeno. Ciò l'atto si passino al cribbio o setaccio, che sia r a r o, si coli l 'aceto, premendo dopo legger- mente le frambose, perchè meglio sorta l 'u- mido di modo però che debbano rimanere in- tat te anche dopo questa operazione. Allora tirato il vostro giulebbe ristrettissimo vi si versi il mosto, e si seguiti a dimenarlo senza che bolla per una mezz' ora precisa. Poi le- vato si continui l'operazione finché sia divenuto freddo del tut to, ed indi si verserà nelle bot- tiglie, o vasi, che ritenuta questa conserva in sito asciutto e fresco la potrete conservare per due o tré anni, come io ne ho le pro- ve certe per esperienza fatta più volte. Gelati alla panna. Panna boccali uno, caffè once tre, zucchero once sei , uova numero dodici. Si fa bollire la panna, ed al bollo vi si versi il caffè appena tostato e caldo. Si levi tosto dal fuoco, e si lasci raffreddare, perchè prenda il sapore. Poi si faccia passare per man- tile , e vi si unisca lo zucchero, siccome il rosso d ' uovo, e si sbattino bene col latte. Al- lora si ritorni il composto al fuoco, e si di- meni con cazzuletto fino a che si condensi. Ciò ottenuto si faccia passare per setaccio per maggiormente purgarlo, e freddo si versi nel- la sorbettiera e si geli. KB. Riguardo allo zucchero si regolerà col palato.

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