PARMENTIER - Il re dei re dei cuochi - 1897 copia

del liquore alcalino colla forza del tessuto sul quale si opera, e colla quantità dell’impurità di cui esso è imbe vuto. Da ciò la necessità di fare una scelta di biancheria e di dividerla almeno in tre parti, e cioè: la biancheria fina, quella di colore e quella di cucina, Agendo diversa mente, una parte della biancheria s’imbianchirebbe a spese dell’altra, e le biancheria fina sarebbe ritirata dal tinello più sporca di prima. Molte persone usano di risciacquare la biancheria prima di metterla in lesciva, cioè, di levarle il grasso con una lavatura semplice d’acqua fresca. La biancheria così di­ grassata sporca meno la lisciva e viene pulita anche più ' facilmente. Ad evitare che la biancheria non si deteriori, accumulandola ancora tutta sudicia, usasi pertanto di ri­ sciacquarla mano mano che diviene sudicia, e di farla asciugare. Quando si tratta di fare la lisciva, si mette un gran tinello sopra treppiede di legno e vi si dispone la bian­ cheria pezzo per pezzo, badando di mettere tutta la bian­ cheria sotto sopra, e la biancheria grossa al disopra. Pigiate, fate che non vi rimanga alcun vuoto e che in ogni parte vi sia spessore uguale. Coprite la biancheria con fortissima tela ed abbastanza grande da coprire tutto all’intorno il tinello. Su questa tela mettete la cenere di legna che deve fornire l’alcali o carbonato di potassa, che formerà la lisciva, e la cui quantità dev’essere propor­ zionata a quella della biancheria da far imbianchire. Ri­ piegate la tela sulle ceneri, che distenderete in modo da formare un letto eguale. Mettete sul fuoco un gran cal­ daio con acqua calda, non bollente, e versatela nel tinello. In fondo e sul fianco del tinello si trova un buco, che si tura con qualche cosa di attorcigliato o turacciolo di paglia, che ripiegherete sullo stesso, e disposto in modo da lasciar scorrere la lisciva, che cade in un secchio posto al disotto, dopo aver attraversata la quantità della biancheria. - 352 -

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=