PARMENTIER - Il re dei re dei cuochi - 1897 copia

Qualche volta al posto del secchio si fa un rigagnolo che rimette la lisciva nella caldaia, ove si riscalda dj mano in mano. Di tanto in tanto si getta un secchio di questa lisciva calda sulla biancheria. Si ripete questa manipolazione per dodici ore circa; il che si dice colare la lisciva. Si to­ glie il panno colle ceneri, si ritira il panno dal tinello e lo si insapona fino ad acqua chiara. Dopo averlo risciac­ quato con acqua nuova, lo si-immerge nell’acqua legger­ mente colorata in bleu a mezzo dell’indaco in pietra” rin­ chiuso in un sacchetto di tela. Si spreme, torcendolo, e Io si stende sulle corde per farlo seccare. Nelle località ove il riscaldamento si fa col carbon fos­ sile, e nei siti ove è difficile procurarsi buone ceneri di legna, si fa uso del carbonato di soda, volgarmente detto sale eli soda, e che trovasi a modico prezzo presso tutti i droghieri. Mettetene in un caldaio 6 chilogrammi per ogni 30 libbre d’acqua. Questa quantità di sale di soda basta per 200 chilogrammi di biancheria. Raccogliete la lisciva che scorre e riversatela mano mano ben calda sulla biancheria, che deve essere coperta con grossa tela. Si usa distendere la grossa biancheria prima che sia completamente secca. Le salviette damascate o lavorate si preparano in saldo, indi si passano al cilindro, se si possiede, oppure si stirano. La biancheria fina si stira egualmente. Un’osservazione importante; quando si fa scorrere la lisciva, avviene che la biancheria s’imbianchiscemalamente quandi la prim’acqua che si getta sulle ceneri è troppo calda. \Essa deve arrivare gradualmente ad un grado di calore conveniente. Senza tale precauzione, le impurità che insudiciano la biancheria, si trovano, per così dire, coagulate e fissate nel tessuto, che acquista allora, più o meno, un colore rossiccio e spesso oscuro. Una tempera­ tura dolce, al contrario, permette al tessuto di gonfiarsi II re dei re dei cuochi. 23 - 353 -

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