PARMENTIER - Il re dei re dei cuochi - 1897 copia

bruciato) molto disgustoso, che si dissipa, è vero, in meno di un quarto d’ora. Si può parimenti usare l’essenza rettificata di limone, ma il prezzo è assai più caro. L’essenza grassa del limone^ quella che serve ad aromatizzare le creme, lascia una macchia nel punto che si vuol nettare. Per altro, i sistemi sopra esposti sono applicabili alle sole stoffe di lana, Pei cotoni stampati, suscettibili di sco­ loramento, potete tentare di togliere le macchie con acqua e sapone ; si può anche usare il fiele di bue, come avente la proprietà di sciogliere i corpi grassosi senzaalterare i colori. Servendovi del fiele, è bene d’impiegare il sale puri­ ficato, detto comunemente amaro di bue, onde evitare che lasci sulla stoffa qualche traccia del colore che gli è proprio. Si risciacqua la parte macchiata con acqua chiara. Si comprende che per le stoffe di tela o cotone di buona tinta, si può far uso del sapone ordinario. Macchie d^s tea r ina . L’uso delle candele steariche è oggidì talmente diffuso, e la stearina disciolta diviene talmente fluida, che si è spesso esposti a questa specie di macchie. La stearina pura non si discioglie o non si leva nè coll’essenza della terebentina, nè collo spirito di vino; ma esiste un mezzo non meno semplice che facile per togliere queste macchie. Copritele con un pezzo di carta suga ripiegata in più parti, e passate sopra, al punto dello macchie, un cuc­ chiaio d’argento in cui avrete messo un carbone ben ac­ ceso. Cambiate più volte di posto la carta, fino a che il calore del cucchiaio abbia assorbito tutta la stearina. Macchie cagionate da ll ’ untume delle ruo te . L'untume delle ruote, essendo composto di grasso e di ferro allo stato d’ossido nero, due operazioni sono neces- — 357 —

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