PARMENTIER - Il re dei re dei cuochi - 1897 copia
P R E L I M I N A R I G-li .A.p erit iv i. < Di aperitivi non ne conosco che due, ha scritto un celebre gastronomo francese, una dozzina d’o striche nell’inverno, un bicchier d’acqua fresca nel l’estate. L’assenzio, l’eucalipsinto, il vermouth, il bitter e tutti gli altri, non rappresentapo, per me, che una collezione versicolore di lettere di cambio, tratte, da liquoristi e mercanti di vino, direttamente sulle nostre borse, indirettamente sui nostri stoma chi, e, incidentalmente, sui nostri poveri cervelli. « Però, se voi ci tenete, se avete le labbre asciutte e la bocca troppo pastosa per gustare, senza tran sizione, la zuppa e gli antipasti ; se, infine, l’acqua fresca vi ripugna troppo, io voglio accordarvi un bicchiere di Madera asciutto o un po’di vermouth di Torino — ma che ciò sia accidentalmente e non addivenga, per voi, peccato di abitudine. « Nè ho altro da aggiungere. L’appetito di un uomo che ha la più elementare nozione della con-
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