PISANELLI - TRATTATO NATURA DEI CIBI - 1611 copia

De 'Cibi. r2$ porace t e crudele, rode la coda de Cefalo , eoi quale ba fcambieuole inimicitia,e ecceto che il Giugno, il Luglio,eVAgofio, nèìqual tempo uiueno infume congrandi(fima concordia. Quando è circondato dalle reti,con la coda,ura } e canai arena , e cofi ab* bafiandofifugge la re te. Quando èferitadaWbamo; fala ferita maggiore^ catta l'bamo , e finalmente ê ammalata da gambareìli, che molti n 'mgwttifce , &eflicoï corno acuto, che barino in fronte la ferifeo no,Da Latini è detta Lupus. CEE A u O. Elettione. ] Che fia prefo in mare, nonfangofo , maarenoJo y efaffofo,e che illito guardi Settentrio- ne,chenon fiagrauido,negrafio, perche aueïli fon* ltn%afapore. Giouamenti.] E delicato algu(ìo, & il brodo do- ue egli è cotto,muoue il corpo , da buon nutrimen- to^ il fuo fiele fana i dolori degli orecchi. Nocumenti.] Nuoce allo ftomacbo, quando è di acquafangofa,non fi digerifee, e genera trifii humo ri,e molti eferementi. Rimedio. ]Igro(fi cuocono a leffo ouero fi fanno rofio,i piccoli fi fingono. Co i primi fi cuoce l'origa- no^ con quelli ultimi fi pone ilfucco di Aranci. Gradi. ] Efrigido nel primo grado , & h umido nelfecondo. Tempi Etadi Compleflìoni.]Queflo è cibo per l' Autunno,e per Ì lnuefno,maricercagiouentk,co- fleffione caldajìomaco gagliardo^ grade effercitio, tv-

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