PISANELLI - TRATTATO NATURA DEI CIBI - 1611 copia
I l o Pifanelli Rimedio .] Quando è eonfernato con jdtc/i/a mi* gliore,efre/co ft cuore fu la graticola con Aceto t co riandrò (alee molte [pene. Gradi.]E freddo nel primo grado, & bumìdù nel fecondo Tempi Etadi Compiejjiom . ] Non fi deue man- giareje non l'Autunno^ l'Jnuerno da i giouani, $ da i colerici^ da quei c'hanno buono fìomaco, e eh» fanno molto efferatio. HISTORIE NATVRAlì. Il Tonno è detto da Greci Thynnos , e da Latini Thymus,ne igiorni caniculari è molefìato da yn ver micciuolo jomcTafano >c però in quel tempo fi ha da fuggire,vfa il coito nel mefé di Febraro,c partorì fcenelfolfìicio dell'eflatcfolamente in Ponto, e non ditrouc:& m pochi giornicrefee, perche tutti i pefei preflo crefcono,e maffimamente in Ponto. Quando nafee: fi chiama CordiUà, poi Limo fa , poi Pelami- de t e come ha finito l'ànno-.Tonno.E crudele, perche mangia i propri figliuoli t yede più con l'occhio de (irò che col (inifiro, mangia folamente camene ghian dc.Tanto erefee che crepa,e non uiue fé non dui an* niai più della fuà carne fa lata fi fa la Totiina,e'l TaranteWo t el'ouafifalano,efe nefanno Bottarghe. Non ha fé non vnocchio , e però nuota con quella farte doue batocchio buono,verfo terra. T E N C A. Elettione.]Che fiafeminay e non mafehi o.cpre- faifljìumtiQuero in lago non fangofo , e che non Cia
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