PISANELLI - TRATTATO NATURA DEI CIBI - 1611 copia
î i S PifancJIi L V C C i O . Elcttione.] Che fia di fiume s êpoffibiie, onero di Ughi,che non fiano pieni di fango } che fia grande, frejco,& graffo. Giouamenti ,]Da molto nutrimento, &lefu$ mafcelle abbruciate, sfatte in p-Auere , e beunte in vino alpefo di vno feudo rompono la pietra. Nocumenti.] E di dura d;gcfilone di cattino nu- trimento, & aggravi lo flomaco moltiplicando la flemma. Rimedio. ] Cuocendofi a lefso ivfteme con herbe odoriferce con oglio,& poi Mangiandofi, col fapor bianco , onero arrojìo Ju la graticola con Origano , & Aceto. Gradi. ] £ freddo 3 & bumido nel fecondo %rado. Tempi Etadi Complejfioni. ] Qiieftv è palio gre- tte, e però e onuiene Vinuerno a i giouani , a i coleri' ci. Ma quando è prefo in fiume è molto manco noci- uo,e più di'icfiibile, H ISTORIE N ATVRALl. il Luccio fi come fempr e con laTcncavine, e fi f rende cofi ancor'effo da gli antichi non è flato no- minato.Non fi troua in Alarcene' fiumi pocchiffi- mi,erari t mane'lagh^eue'(lagnifono copiofiff\mi,_ efìanno volo.itieri in luoghifangbofi . Nel Tenere non fé ne pigliano dieci l'anno, e quelli fono teneri auanto è il latte : Il Luccio partorì fé di Maggio , e fi piglia d'ogni tempo. E carmucro^ttroce e eru- ttile , mangia gli altri pefei, e maffiine della fuafpe- cie,
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