PISANELLI - TRATTATO NATURA DEI CIBI - 1611 copia
ÛC0 Pifanelli Regola da oflcruarfi nel bere - N Onfiheua ne Acqua, .levino,quando lofloma* co è digiuno. Maffime chi è fiato al bagno 3 chi ha vfato il coito, ofatto altroefferati*, tanto violen- to,chefi fia accrefcittta lafrequenlia della rcfpiratio- ne,o fudato : fé prima non fi prende refettione di cibi , perche nuoce alla Tejìa,al Cervello, a Nerui,efa alie natione di mente^iaffìmefc ci è gran fame. Dopo il cibo per tre here nonfi bena,fe non pochifi ftmo Vino , o Acqua fecondo l'vfan^a , perche Ubere quando lo flomaco è pieno t nonlafcia ch'il cibo tocchi la fofianca dello flomaco , an%i il vino mterpojìo non lafeia ch'il cibofi muti,eotnefi contitene. Dopo cbe'l cibo è calato dallo slJ7nr,co t c difcefo già albafio , allhora quei ch'hanno gra.i fete poffono fa- tiarft di mnojò d'Ac.]na y feccndo la loro confuctudine. L'Acqua beuutadepo paflocon lafuafrigidità im pedifee la digcfHonc y & il Vino y ccme penetrativo,por ta il cibo indigeno. Chi di notte hafetcjauefi la borca,non Lena fé non pochìffimo a fatto, e con uafo di /netta bocca , onero con toleran^a pongafi a dormire , fecondo la dottrina d'Hippocraze , fé perano,: hamangiato cibi troppo falciti . Dopo l'Aglio,ia CipoUa,& altri cibi acuti nonfi he •*a, perche accrefcccaldo a caldeafa penetrare per le uene quei cibi di mala qualità indigefii , Ma prima fi tssifigfti) cibo di buona qualità^ poi Cilena. finn
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