PISANELLI - TRATTATO NATURA DEI CIBI - 1611 copia
De ' Ci b i . 161 Vino a chifi niega,& a chifi conceda. " I L vino fmiega ì]fanciulli,perche gli è mo aygmn- \gere,fuoco afuoco [opra Ugna deboli t e perche tur- ba loro la Adente. Platone fece la legge , ch'aitanti li i 8 . anni non fi poiefjeber vmo,e che neffuno(Jenaaled eJscrcuo,Gm dicc t Gonernatore,ò altro tale, mon re duraua u tem- po del Ino gouerno pò:effe guflar u no . sii"-fistile nei Froblcmi dice t ch'i puttinon defiderano ti vino , per* che offendo molto humiiunon ne hanno dibijogno. Platone nei Timeo vuole , che l huomo, e la donna quando hanno da slare infieme la notte per far figlino li,fi aflengano dal vino. Il vino fi niega a i giouani,che crefcono,per che ha- uendo effi vna natura calida.feruente, portano pcrico lo di effere infiammati gagliardamente nell'anima>C nel corpo,e di efier furiofamente agitati. Ci concede a igieitani viiili,thepaffando li 40.^18- niincommeiono ad entrare nel confort 10 de' vecchi. Si concede a' veci hi, cerne cofa tenuemente alla r.a tura lorotpercbecolfuocalore riduce lafrcddei^a dì quell'età ad vng'.uflo y e co;iuc*cnol temperamento . Ada non coninone dargli vini potenti,perche nuotano al capo,&ai Nerui,mafolo quei Diuretici,e penetra tiuijChefanno copiofamente 01 mare. Quefii leggh può efferc che nellaGrecia , ouc 1 pae- fìfono caldiffimit & 1 vim potent iffimi , battefiero già- luogo : main quefie parti fredde : ouei vini non !::no F 2. anco
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=