PISANELLI - TRATTATO NATURA DEI CIBI - 1611 copia
De 'Ci b i. 19 forti ft fanno dînent ar dolci , mettendo loro alle ra~ dici letame porcino , onero bumanocon orina nfcr- bata di molti giorni. Gli acetofi fi danno a caldi>e co Urici perla z.menfa,perche {mordano la colera ga- gliardamente ,& il loro vino non lafcia che la fu per fini:à corrano «He yifeere, tutti i granelli dopò ben ftncbìati , fi dettone(pittar fuori . A gli infermi fi d..nno VAce tufe, perche non lafctano falire i -vapori al capone dolci giovano a ifreddile l'acetoje a i cal- di . Le Acetofé , jifingono i corpi de jam , ma non quei de gli amaUti>fecondo the rìferifee Paulo Egi • ìieta. In Salerno fono tutti grand, J fimi,m a a Tmoii ce 11 è molio maggior copia. Tre fiori di Melagrani picciulrm-mgiati non iafa.ino per [urto quei*. a:mu patire neffitna malattia d'occhi» S O R B E . Elcttionc.jCkc fianogrofiefioriferefuex matu- refen^a corruttione, e che per qualche tempo faxa £ìate,o conferuate nella paglia. Giouamenti.) Mangiando fi aitanti paflo fìagna~ no ilflnfìo, (irvige la loro decottione la natura delle donne sfanno buon fiato quando fi mangiano dopò pa[ìo\ Nocumenti.) Tardano alquanto la digefiione>ag granano lo fìomaco a chi ne mangia molte generano L'umori graffi. Rimtdio] Mangiandofi appreffo di quelle ilfav.e l 0 come -volgarmentefi dice la Brefca dei mele. Gradirono fredde nel primo grado , e fecebe nel Tznpi
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=