PISANELLI - TRATTATO NATURA DEI CIBI - 1611 copia
De 'Ci b i. 3 y ]& 1 STO R 1 E\Nst T PR AL t. Scritte Plinio y cbe poco tempora effendo Laertia Ltcimo Pretore^: Spagna in Cartagine ,figua/Iò i denti amanti \mangi a ndò vn Tartnjfo,nclquale era dentro vn danaro. JU he dimofìra,chela terra fi rac- colga in [e medejma,e Je condì!fi. Nafcono i Tartufi della pituitaria chegli arbori alle radici fi raccoglie, e da'grandiffimi tuoni fivnifce,efi congela ne i terre ni fabionice; t e doue nafcono molti frutti, e /òpra lo- ro non fi congela la Ncuc.Martiale antepone i fan- ghi a i Tartufi dicendo. Rumpimus altriccm tener.j dicorticeterram. Tubera,boletis poma feconda ft mus . Aîa GiouenaU^che fu al tempo di Troiano , ç di contraria opinione. Nafcono fen^a fcme t e però di cono.Semina nulla damus,nec[emine nafcimur vUo. Sed qui nos menditfemcn habere pittai.Seno più lo dati che tfongbi,perche non hanno mai ammalai J neffiino-,come hanno fatto quelli,cbe troppi gli vfa : incorre col tempo nella Paralifu, e nella Podagra ; fanno venir difficultà di orinare. Qxei che nafeona in terra arenofa, fono tenuti i migliori. I PorciJi tra' uano,e li fcanano Jubito } e cofi anco alcuni cani aue^ Z}\ & mfegnaci , & ancora in Puglia ho conofciut* villani } cbe in vn tratto li rittouano, F FN G H I. Elettione.]Quei chenaj'cono ne i prati i'Aprile , detti Prignoli onero i Prataioluouero quelli che pa- iono roffi d'vouatcbeft chiamano volgamente Boieti^
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