PISANELLI - TRATTATO NATURA DEI CIBI - 1611 copia
De 'Ci b i. Cy lenti , & ammazza i varmi del corpo, #* "ilfuo fitte- ckio/juando fono acerbi,al pefo d'vn'onciae mt%a 9 con la maina fia caccia le pietre delle rem.Non dan - no i Linoni ai corpo bumano neffuno nutrimento , perche mordu ano con la fina acetofua Ioflornaco, fir>ngano il uentregagliardamente. Non l'vft chi ha lo flomaco freddo.Ci fono i Limoncellt piccoli,'il cui fucco caccia la pietra ualentemet>,te,e particolarmen te li Napolitani^ i Cenonefi hanno per ee fiume ta gliarli minuti,e ponerci jopra (aie &vn poco di ac- qua rofa , & mangiarli m compagnia delle carni : e de'pefci,perchefanno venire appetito t & fapere imo no il bere & dalle reni, e dalla veffica caccino la re- nella gagliardamente. E certo non fi trona falfa mi- glior dtquefla. CEDRI. Elettione.]Chc fiar.o ben mattivi,e gre(fi, & che ftano nati in paefi caldi, cr non fi mangiano inulto , che lotto fiaccati dell'arbore. GiiuaìTitnti\Scho ottimo rimedio contra il reÌ2 KO& iafiajcoìTjfa digerire il cibo t & rende buo- no d faze :Ulìa bocca. 7>ìocumenti]Si digerifeeno tardi.e fono mclefi: * quei che kar.ii. -. ia tefìa calda , s fé di fera fi mangia- no,farine venrele vertigine. Rimedio. ] Alar.giar.dt.fiap preffo violef refiche, odorifere, cucio Recare violato che fu fatto di fre fio. Gradì.iLitJïQrxafê ifemi fono caldi,e)'cechi ne c 3 ficstt»
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