Parole in Piazza - Corteo 25 novembre 2023
19 Riflessione Denis Margarint Quante volte ci è capitato di assistere, essere partecipi o dire determinate parole offensive alludendo al significato femminile del termine? Quante volte ci è invece capitato di assistere in prima persona a comportamenti apertamente misogini compiuti da altri verso sconosciuti, conoscenti, amici o parenti? Dando una risposta a queste domande mi verrebbe da dire innumerevoli volte. Allora io mi chiedo da cosa scaturisce tutto questo odio verso la donna? Da dove nasce tutto questo risentimento nel denigrare i suoi comportamenti? Io personalmente avrei anche una risposta al perch é di tutto questo ma quello che mi stupisce è chi ignora e chi minimizza ci ò che succede tutti i giorni, forse accettando la triste realt à o forse credendo che sia la norma. Quest ’ anno sono 106 le donne morte per colpa di una persona che a livello teorico avrebbe dovuto proteggerle e amarle. Il caso pi ù recente è quello di Giulia Cecchettin, uccisa dal suo fidanzato, il quale agli occhi di tutti era “ il bravo ragazzo ” che le faceva i biscotti. Questa vicenda mi ha toccato veramente nel profondo, forse perch é quasi mia coetanea e con tanti sogni da realizzare. Eppure, lei ormai non c ’è pi ù e la cosa che alimenta nuovamente la mia amarezza è la narrazione di quello che le è successo, condita sempre con il classico concorso di colpa per cui la stessa vittima in un certo senso “ se l ’è cercata ” . Credo che sia necessario un cambio di paradigma, credo fermamente che essere uomini in questo momento storico sia molto difficile perch é ormai siamo pi ù che consapevoli che non possiamo pi ù pensare alla donna come oggetto e che ormai i nostri privilegi sono allo scadere dei minuti, ci ò fa affiorare le insicurezze degli stessi uomini che non riescono a realizzare come la donna riesca a tener loro testa e in certi casi anche a superarli. Proprio per questo è necessario accompagnare le nuove generazioni di bambini, ragazzi e uomini in un percorso di accettazione e di educazione verso il rispetto reciproco e verso anche l ’ assunzione delle proprie responsabilit à . Io credo che questo non sia un sogno ma penso ed esigo che nel prossimo futuro non vi siano pi ù donne condannate dalle stesse braccia che avrebbero dovuto amarle.
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