Parole in Piazza - Corteo 25 novembre 2023
4 Liceo “ Bertolucci ” Alessia Carletti e Claudia Tomas Il Sangue è Sangue (e la donna non è carne) Oggi, 25 novembre siamo tutti riuniti qui per parlare di un problema che affligge circa il 97% di noi donne: la violenza (che, bisogna precisare, non comprende solo la violenza sessuale ma anche quella psicologica, domestica ed economica). Siamo tutti riuniti qui, per affrontare ed eliminare questa questione, che ormai è diventata protagonista di tutti i nostri giornali quotidiani, nei quali si leggono titoli del tipo: “ Giulia Cecchettin, perch é anche stavolta lo sapevamo tutte: uccisa dall ’ ex fidanzato ” , “ Chiara si risveglia dopo 11 mesi: in coma dopo le botte del fidanzato. ” , “ Picchiata dal fidanzato, in ospedale per le botte prese. ” , “ Due ragazzine violentate al parco Verde di Caivano. ” , “ Palermo, ragazza violentata dal branco. Arrestati sette giovani, tra loro anche un minorenne ” . Uno dei giovani si giustifica cos ì : “ La carne è carne ” . Di questi episodi citati, avrete sicuramente tutti sentito parlare di quest ’ ultimo: ogni giornale e social ce lo ha raccontato, c' è gente che sa la storia a memoria e gente che se ne è gi à completamente dimenticata. Sembra quasi surreale, un qualcosa di bestiale; come possono degli esseri umani (se si possono definire tali), ricorrere ad azioni cos ì tanto atroci e violente? Siamo qui oggi perch é le nostre coetanee, le bambine, le nonne, le madri, e tutte le donne, vengono frequentemente sottoposte a violenze di ogni tipo. Siamo qui per ricordarci che una ragazza, in questo esatto momento, dall ’ altra parte del mondo ma anche qui, vicino a noi, probabilmente sta subendo delle violenze. Siamo qui per ricordarci che la violenza contro le donne è una vera e propria violazione dei diritti umani, ed è conseguenza della pesante discriminazione nei confronti delle donne ancora diffusa in tutto il mondo. Siamo qui per smettere di normalizzare la paura di noi ragazze di camminare sole per strada o di vestirci come meglio crediamo senza dover pensare a cosa potrebbe fare un maschio che ci incontra, perch é certo uomo non è . Nei contesti di emergenza nei quali operiamo, le donne sono spesso pi ù esposte a condizioni di vulnerabilit à e violenza. Soprattutto quando alle conseguenze di conflitti, disastri naturali ed esclusione sociale estrema, si somma l ’ isolamento e l ’ assenza di reti di protezione. Nell ’ ambito di una crisi umanitaria, il 70% delle donne subisce violenza di genere. Nei contesti umanitari pi ù complessi, 1 su 5 rifugiate o sfollate hanno esperienza diretta di violenza sessuale – un dato, questo, sottostimato, visti gli ostacoli che incorrono nelle iniziative di denuncia e/omonitoraggio. Ora direte, ma s ì , ma ormai tutti sanno di questo problema, un sacco di articoli e di associazioni ne parlano no?
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