Parole in Piazza - Corteo 25 novembre 2023

8 ITE “ Bodoni ” Giorgia Miza Se l ’è cercata Stando ai dati diffusi dal Viminale, 103 è il numero dei femminicidi da inizio anno , di cui 83 uccise in ambito familiare/affettivo , quasi un femminicidio ogni 4 giorni . Una lunga scia di sangue: Jessica Malaj, 16 anni è stata uccisa per aver fatto scudo alla madre aggredita dall'altro genitore; Giulia Tramontano , 29 anni, incinta di sette mesi, è stata uccisa con 37 coltellate , l'infermiera Rossella Nappini , 52 anni, massacrata, Marisa Leo , 39 anni, dall'ex compagno, che aveva denunciato, nel 2020, per stalking; Anna Elisa Fontana , 48 anni, data alle fiamme dal compagno; Annalisa D'Auria , 32 anni, uccisa davanti agli occhi della loro figlioletta di 3 anni, un elenco infinito! E Giulia Cecchettin 22 anni, è solo l'ultimo nome della lista. Sono numeri drammatici che non risparmiano nessuna regione, dal Piemonte alla Campania, dal Trentino alla Sicilia. Questa giornata, oltre a essere un simbolo di Lotta e Resistenza , deve sottolineare l ’ importanza dell ’ educazione e il ruolo fondamentale delle istituzioni scolastiche perch é vogliamo vivere in una societ à pi ù giusta e paritaria: si deve educare al rispetto delle differenze, all ’ uguaglianza come valore universale. Dobbiamo, dunque, lottare per cambiamento culturale!! Ricordatevi sempre che l ’ essere picchiate, segregate, umiliate, dal vostro uomo o da qualche membro della vostra famiglia non è amore, è violenza! Amore è rispetto e complicit à , l ’ amore non è mai violenza, l ’ amore è libert à nel senso che bisogna lasciar libera la persona amata che non ricambia il sentimento, l ’ amore non discrimina. Per questo motivo questa giornata sar à un simbolo di lotta contro ogni forma di violenza. Perch é la violenza non ha ragione mai. Perch é non c ’è mai una giustificazione alla violenza. Non abbiate paura di essere giudicate, non capite. La colpa non è vostra, se un uomo usa violenza contro di voi non siete sbagliate voi, come potrebbe dirvi, ma è lui a non funzionare, denunciate e siate libere! Oggi tocca a noi lottare, dobbiamo essere libere di dire NO ad una relazione tossica, No ad un rapporto sessuale anche all ’ ultimo secondo, senza rischiare la vita. Servono PENE ESEMPLARI! Non possiamo pi ù sentire “ Se l ’è cercata ” . Una donna pu ò aver bevuto, fumato, indossato una minigonna ma nessuno è legittimato a molestarla, toccarla ed abusare di lei. Se dice NO è NO! Ecco cosa si legge in una delle tante chat individuate dagli inquirenti nei cellulari dei sette stupratori di Palermo:

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