RAJBERTI - Arte di convitare parte prima - 1937
a diversi generi di minestra: che secondo i l variare di queste circostanze variano anche i costumi dei po- po l i; che, per esempio, ogni nazione ha una pol-i tica propria, e una letteratura a sè, e un suo sistema di filosofìa; e che per noi Italiani la nostra lettera- tura e la filosofia nostra, e perfino la nostra politica, stanno in ciò che.... che insomma a tavola per pri- ma cosa si mangia la minestra. Però ammetto la possibilità di qualche rara eccezio- ne, motivata da cause straordinarie; e, per accen- narne una sola, dirò che d'autunno in villeggiatura, quando si protrae i l pranzo fino a sera, accade tal- volta di ritornare un po' tardi da una lunga trottata : allora, colpiti da una fame fulminante, ci precipi- tiamo nella sala da pranzo senza esservi chiamati, e intanto che bolle la minestra si ordina che i l cuoco mandi subito per carità qualche cosa o cruda o cotta, la prima che gli capita per le mani, altrimenti nasce pericolo di consumare tutta la provigione del pane prima di cominciare i l pranzo. Ma , replico, sono stra- ne eccezioni, casi di anarchia, poco meno che di as- salto e di barricate... (ve ne risovvenite, eh? poveri noi!) ed è appunto in tali circostanze che le ordina- rie leggi non hanno più vigore.
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