RAJBERTI - Arte di convitare parte prima - 1937

1 screziato, e quelle molteplici fragranze reclamano tutte i loro di r i t t:i bisogna assaggiare una fetta di questo, una di quello, una d'un terzo genere, una di un quarto; trovato quello cine meglio solletica i l proprio gusto, lo si sceglie, e si va già in seconda; molti vanno in terza, e anche peggio ad una tavola di confidenza, massime se si tarda alquanto a servire altre vivande: e così chi non porta intorno uno sto- maco di commendevole capacità, s'accorg e con di- spiacere d'aver già consumato molto della facoltà mangiativa, di avere semi-desinato a pranzo appena iniziato; anzi, a rigore di termini, prima di comin- ciare i l pranzo : perchè questo consta di piatti, e dai più si nega che i l salato sia un piatto. E hanno ra- gione; mentrechè piatto o pietanza non può essere che una cosa preparata, comunque, in cucina. Dire- mo piatto un salato servito caldo, con verdura: ma non si potrà in buona coscienza chiamar tale una cosa fredda e sfettata che si compera come sta dal bottega) o nel ritornare dall'ufficio, e che si porta a casa in saccoccia. E ciò ti serva di regola, caro Gior- gio: che se mai tu dicessi che a un dato pranzo ci furono sei piatti, e comprendessi i l salato, la sarebbe una bugia, e non di quelle del genere giocoso, per- chè detta sul serio, perchè non farebbe ridere nes-

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