RAJBERTI - Arte di convitare parte prima - 1937

suno, perchè in queste cose non vedo che si debba scherzare. Occorrendo che alcuni amici ti caschino inaspettata- mente sulle braccia da satollare, e che l'ora del pran- zo sia imminente, e la cucina mal provvista, ed i l modo di provederla impossibile, per esempio in cam- pagna isolata; oh, allora ti consiglio d'ingozzarli ben bene in principio con una formidabile marmitta di riso i n cagnone e una enorme portata di salato; affinchè questa grossa avanguardia supplisca alla sot- tigliezza dell'esercito: e così se non avranno pran- zato bene (che non sarà tua colpa), almeno parti- ranno sfamati. Ma oggi che hai le casserole in or- gasmo e che noi vogliamo riserbarci pei piatti della festa, questo metterci qui per un buon quarto d'ora a logorare le nostre facoltà con pane e salame, non ha senso commune : come si farà poi a rendere i l de- bito onore al cuoco? Vedi un po' q u i : io ciarlando ho già fatto sparire due soldi di pane o tre, salvo i l vero, e si comincia appena: è un tradimento! non dico per me, che non mi lascio atterrire per così po- co, e quando mi accingo a questi viaggi non conto le migl ia; ma bisogna farsi coscienza per coloro che sono deboli di garretti e dopo una corsetta allegra non sanno più proseguire.

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=