RAJBERTI - Arte di convitare parte prima - 1937

eccezioni affatto straordinarie: perchè insomma i l superfluo e il troppo non vanno bene per nessuna classe, altrimenti i re dovrebbero mangiare per ven- tiquattro ore ogni giorno: perchè i l pranzo da me accennato tien fronte alla potenza di qualunque stre- nuo mangiatore: perchè a dir bene le sue orazioni dal principio sino alla fine, c'è da diventare obeso e stupido come il boa quando comincia i l suo chilo di vari mesi: perchè se c'è un mostro, un imbuto senza fondo, cui regga la coscienza di levarsi da siffatta tavola con un peccato di desiderio ancora, amici, vi prego a farmelo conoscere quest 'uomo- fenomeno: che io sono capace... . di dedicargli i l mio libro in pegno di ammirazione. Mo l ti osserveranno che in alcune grandi case si dan- no pranzi più magnifici di quanto io dissi. Lo so, e ne' miei tempi felici sedetti anch'io a quelle im- bandigioni eroiche, e tenni fermo a quelle erculee prove. Ma bisogna che io metta a riscontro quei ca- si e i l caso vostro, per dimostrare come gli esempii eccezionali sieno piuttosto da ammirarsi che da imi- tarsi (espressione rubata agli ascetici): in quel modo che non si consiglierebbe mai alla gioventù l ' imita- zione dì Shakespeare o di Byron, perchè quanto in loro rappresenta l'estrema potenza del genio, sarebbe

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