RAJBERTI - Arte di convitare parte prima - 1937
tra noi si va in abito di mattina, e se c'è un po' di fango alle estremità inferiori, purché sia recente , è ammesso, per l'ottima ragione che le gambe non devono andare sulla tavola, ma sotto. Là, fra gli ari- stocratici, suda pure e ansa dal caldo fino che vuoi, che bisogna star sempre duro e impiccato nella cra- vatta inamidata che ti fa muovere tutto d'un pezzo come chi avesse un vescicante alla nuca: qui, se le signore lo permettono, si sta scollati, e anche in ma- niche di camicia, e perfino con le braccia napoleo- nicamente al sen conserte, e appoggiate sulla tova- glia. Oh, viva noi! In due parole, là domina l'arte, qui trionfa la natura. Per ciò è bene variare: di quando in quando un pranzo eroico ci solleva l 'ani- mo all'ammirazione del sublime, e ci porge ut i li in- segnamenti per difundere e trapiantare nel popolo quella porzione di usi nobili che è trapiantabile. Ma per i l consueto della vita i l nostro cuore inclina ai pranzetti liberi, cordiali, allegri; perchè insomma noi siamo i l buon popolo, i l caro popolo, e chi d i gal- lina nasce g l i c o n v i e n r a z z o l. a r e FINE DE L LA PRIMA PARTE
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