RAJBERTI - Arte di convitare parte prima - 1937

minestra. Il pranzo, che sia degno del proprio nome, e non si riduca alle proporzioni di una frugai refe- zione, ci rende poco atti alle serie e continuate oc- cupazioni tanto dello spirito quanto del corpo: tal- - che, se per i l nostro moderato clima è soverchio i l precetto della scuola salernitana, post p r a n d i usnta- bis, sarebbe ottimo senno i l sostituirgil post prandìum vacabis. Ed ecco perchè gli uomini naturalmente i n- clinano a protrarre i l pranzo finché abbiano fatto i l meglio e i l più di quanto hanno a fare. Stabilito poi una volta l'orario da ceti numerosi e autorevoli, bisogna che vi si uniformino tanti altri che ne dipendono o vi si collegano, per quanto loro pre- me i l buono e regolare andamento del consorzio so- ciale : come in geografia, fissato una volta per putito di partenza i l meridiano di Parigi, bisogna che tutti vi si uniformino, sotto pena di errori e di confusione. Così tutti sanno fino a quale ora si possano protrarre le visite, fino a quale altra non si possano ricomin- ciare senza indiscrezione : e vi hanno per le famiglie ore sacre e inviolabil di domestica libertà. Giacché (se mai v'è ancora chi abbia bisogno di sentirselo a dire) ritenete per assioma affatto elementare di civi-l tà, che, eccett o fra persone della massima confiden- za, non si va mai nell'ora del pranzo in casa altrui,

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