RAJBERTI - Arte di convitare parte prima - 1937
l'avervi fatto l'onore di accettar e un pranzo, dovremo subire per forza e a tradimento una paurosa lezione di filosofia! E se poi uno dei tredici, cosa non im- probabile, avesse proprio a morire nell'anno? Io vi dimando quanto persuadente ed efficace sarebbe rie- scita la vostra lezione. È bensì vero che la probabi- lità di morte cresce col crescer e i l numero dei com- mensali, e forse si raddoppierebbe se fossero, per esempio, ventisei : ma, tutto ben ponderato, ciò do- vrebbe risultare dall'essere i l ventisei niente altro che un tredici raddoppiato. Potrete fors'anco di rmi che i vostri invitati non hanno simiil pregiudizi,i perchè tutta gente dotta e di buon criterio. E h, miei cari, più si vive, e più bisogna persuadersi che sull'albero della sapienza può benissimo innestarsi un ramoscel- lo di pazzia, e che i l più distinto buon senso lascia spesso desiderare un po' di senso commune. Le pic- cole superstizioni degli spiriti forti fornirebbero ma- teria d'un grosso e curioso volume: sono talvolta idee tradizionali di famiglia; o frutti di panzane udite fin dalla puerizia sotto alla cappa del camino; fantasie lungamente coltivate, abitudini insomma che non si avvertì mai di padroneggiare e che finiscono a padroneggiare affatto se non la ragione, almeno l'imaginazione, che è pur la bestia ombrosa, bisbe- 6 4 -
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