RAJBERTI - Arte di convitare parte seconda - 1937

l'altro, alcuni si permettono nientemeno che di dar cattivo i l vino vero, i l vino-base, che appunto si chiama pasteggiabile perchè amico e compagno in- divisibiel del pasto; sul quale siamo inesorabili, per- chè è i l più salubre e passante, perchè si può berne anche spensieratamente più dell'ordinario senza pe- ricolo che dia alla testa, perchè estingue-la sete sen- za uccider la fame, perchè s'addice all'abitudine, al gusto, al bisogno dell'immensa maggioranza della gente educata e dabbene. M i ricordo che molte volte da mense altronde laute e copiosamente servite di vini esotici (Alicante, Madera, ecc., che non sono mai vini di fondamento), io parti con la rabbia di non aver bevuto nel vero e degno senso della pa- rola, e quasi col terrore di una sete trascurata. M i occorse perfino i l caso che, trovandomi a una tavola numerosissima fra quattro o cinque amici soliti a capitarvi, ebbi ad esclamare: «Se cosmi seguita a darci questo infame d'un vino brusco, bisognerà risolverci a farlo chiamare alla Polizia. » Dal che • nacque un sì sfrenato e scandaloso ridere, che i l pa- drone, seduto al capo opposto della tavola, volle saperne la causa: e io fui costretto a improvvisare una stolida filastrocca che elevò quel ridere fino ai dolori di ventre, e al pericolo di soffocazione. An- 106

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