RAJBERTI - Arte di convitare parte seconda - 1937

cora oggidì, incontrando alcuno di quegli amici, mi dimandano quand'è che faremo chiamare alla Polizia quel tale. Ora però che con tanto sacrificio di oro e di sangue s'ha ottenuto i l cambiamenot di molte parole, si dovrebbe dire all'Ufficio dell'ordine publ-i co, o di publica sicurezza. > Dunque, intendiamoci bene: per quanti vini scelti o sceltissimi teniate a servizio della tavola, abbiate sopra di tutti e prima di tutti i l vino da tavola, che sia saporito, leggiero, trasparente, non nero carico, non azzurrognolo, per carità! (che sono vini grossi, dolciastri, indigesti), non aspro, non acido, che non abbia fiore, che non senta di muffa o di doga gua- sta: insomma, i l legitimo e onesto e ben conservato vino nostrale, di cui la Lombardia, dal bene al me- glio, abbonda quasi dappertutto. E non temete pei vostri invitati se detto vino costa poco: perchè su questo articolo i l caro costo non è indizoi di merito maggiore, ma della maggiore ricerca della plebaglia da bettole, che paga i l duplo o il triplo i vinacci duri e pesanti; perchè infine, mettetevi bene nella testa chi non sa gustare i l vino da venti franchi la brenta è indegno di accostare le labbra a quello da venti franchi la bottiglia. E difatti, la gente dal pa- lato ottuso che pratica i vini color d'inchiostro e si —107

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