RAJBERTI - Arte di convitare parte seconda - 1937
Sì, i l bordò è i l re dei vin,i o i l vino dei re, perchè possiede tutte le miti virtù del vino da pasto. Se non che, io tengo col bordò un vecchio rancore che sta nella convinzione del suo prezzo esagerato: la quale idea non è solo relativa alle deboli borse, ma è assoluta: essendo che anche un ricco sfondato nei milioni ha sempre diritto di godere proporzio- nalmente alla spesa : e non trovo che i l bordò stia a livello dei suo valore venale : perchè insomma si sen- te che è un vino dilicato, distinto, meritevole d'es- sere pagato i l triplo o i l quadruplo, se volete, d'un buon vino nostrale : ma venti, ma trenta volte tanto, no, assolutamente no. Il peggio poi si è che i l bordò presenta una terribile antitesi in confronto allo sciam- pagna: che, mentre di questo con un pajo di bot- tiglie in fine di tavola fate schiamazzare d'allegria una numerosa comitiva, dell'altro bisognerebbe, a rigore di logica, servir tutto i l pasto, e quindi darne almeno una bottiglia per testa, perchè appunto è • un vino pasteggiabile e leggiero. Quindi è un errore il darlo a pranzo avanzato, e quando si sono già ser- viti vini più energici: perchè nella saggia economia del piacere si progredisce sempre a m i n io rad m a j,u s e non si argomenta mai a mJaori ad m i n :u s altri- menti diventereste, senza volerlo, uomini retrogradi,
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