RAJBERTI - Arte di convitare parte seconda - 1937
esaurimento di ammirazione. Beati anche i nostri desinari alla buona, dove i l brindisi si risolve in un « mille anni di salute e prosperità al signor N. N. e a tutta questa bella comitiva !» e la comitiva : « Be- ne, bravo, evviva, evviva ! » Il male, replico, è di quegli infelici che per dritto o per traverso hanno nome di poeti, e "debito di mo- strarsi tali per ogni minchioneria. Si accetta spen- sieratamente un invito: e subito dopo un tale viene a dirvi all'orecchio : « Bisogna poi ricordarsi che è l'onomastico della marchesina: quattro versetti fa- ranno tanto piacere. » Oimè ! è una stoccata al cuore come quando vi si cerca in prestito cento lire per pochi giorni da un caro amico che abbia ciera da voler tenerle per cento anni. Che cosa si ha da dire per la marchesina? che è tanto bella, che è nell'a- prile della vita, che è il fremito di tutti i cuori.... sciocchezze tanto difficiil a dirsi bene, che sarebbe assai meglio fingersi impedito, e non andare al pran- zo. Ma se incomincio quest'anno, l'anno venturo sa- remo da capo: anzi m'inviteranno a posta: non me ne libero più. Questo è i l terribile dei brindis:i la loro periodica ricorrenza! Bisognerà ripetere che è una bellezza tiranna, che è la palpitazione di tutti i cuori, e che è nell'aprile... sempre aprile? sicuro:
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=