RAJBERTI - Arte di convitare parte seconda - 1937
e spero che nessuno partirà dalla tavola di Giorgio coll'intenzione di cenare. Ma di vivande troppo ec- citanti, ma di liquori forti non voglio e non posso fornirvene nè come medico nè come uomo di giù- dizio. Non lo sapete che pei libri c'è ancora la così detta censura? E quantunque nessuno senta più di me quanto fosse umiliante e crudele per chi ha cri- terio e senso di onore quel sistema di sospettosa, as- sidua, arbitraria persecuzione d'ogni pensiero virile, e d'ogni innocuo scherzo, che la resero già tanto odiata; pure vi dico essere oggidì ottima cosa che la censura continui: perchè in tempi eccezionali e - senza norme conosciute si sente i l bisogno di ap- poggiarsi a un'autorità, e perchè quella autorità ades- so è mitissima e intenta solo all'utile scopo di im- pedire che un incauto si faccia del male. E se anche
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