RAJBERTI - Arte di convitare parte seconda - 1937

e commune : ma all'estero gode una riputazione im- mensa, e lo vendono i droghieri, e crescendo l ' inc-i vilimento finiranno a venderlo gli orefici, perchè è un vero granito d'oro e, col difundersi dei lum,i si acquisterà a peso d'oro. Mi ricorderò sempre che, da giovinetto di quattor- dici o quindici anni al più, mi occorse di fare una trottata a Corsico, villaggio a quattro miglia da M i - lano, fuori di Porta Ticinese: dove erano ricchi de- positi di formaggi per la stagionatura. Un buon vecchio dal ventre enorme, e dalle gambe che pa- reano colonne, e con un faccione rubicondo da luna piena, s'incaricò di condurmi a vedere alcune casa- r ei e nel farmi percorrere a colpo d'occhio quella sterminata grazia di Dio, mi diceva : « Queste sì so- no le vere biblioteche, signor abatino; e l ibri che si leggono tutti e fanno buon pro: non come quelli dei loro studi che fanno diventar magri e morire prima del tempo » ; e parlando mi squadrava da capo a piedi, in aria di compassionare la mia figura spa- ruta e mingherlina, e specialmente un certo pajo di gambette deplorabili che sembravano due flauti. T i lascio imaginare se io allora rimanessi scandolezzato di quel discorso, io colla zucca tutta piena di Cor- nelio Nipote, di Tito Livio e di Marco Tul l io; anzi

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=