RAJBERTI - Arte di convitare parte seconda - 1937

ne feci per molti anni le più saporite risate, narrando a tutti l'aneddoto occorsomi con quel bestione di vaccaro. Ma quando coli'andare del tempo misi pancia anch'io, e le mie gambette divennero gam- botte, e che crebbe in proporzione i l discernimento delle umane cose; allora mi entrò tutta la sapienza di quelle parole, e capii che io era un ragazzo, e quello un uomo. Il male è che i dotti queste cose non le capiscono mai nemmeno quando sono grandi e grossi. Ne vuoi una prova? indovina un poco che nome danno al formaggio di grana i così detti linguisti che sono i veri carnefici della lingua? lo chiamano formaggio parmigiano, oppure i l p a r m i g i ,a n o senz'altro, tanto la parola sembra loro chiara ed evidente. Ma non è cosa da buttar via la testa ? si può render la lingua più sfacciatamente bugiarda, per non dire calunnia- trice? E poi mi daranno torto quando asserisco che i filologi sono tutti asini! Parma! che cosa c'entra quella città col formaggio di grana ? Parma vanti pu- re i l suo Tommasini, i l suo Tosdhi, i l suo Giordani, ecc. e, ciò che più importa, le sue famose bondajole : perchè gli uomini illustri sono accidenti che passano, e i buoni majali restano sempre: ma i l formaggio di grana! oh, non si sale tant'alto: e i Parmigiani • —-155

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