RAJBERTI - Arte di convitare parte seconda - 1937
venuti solo per mangiare. Dopo, chi avesse occupa- zioni d'urgenza, o fosse sovranamente annojato della compagnia (si parla in genere, non che qui sia i l caso), dice una parola gentile alla signora di casa, e dà una stretta di mano a te, e cheto cheto scom- pare senza seccarsi in complimenti con una comiti- va verbosa e chiassosa. Ma siamo anche in diritto di restar qui tutta sera : e a voi di casa incombono an- cora tutti i doveri della più vigile e cordiale ospita- lità. Brevemente, noi non siamo più in vostra balìa, ma voi continuate ad essere ai nostri commandi. Perciò non dubito che, qualora gli amici non inten- dano di far sole ciarle in circolo al cammino, tu sarai provisto dello scacchiere, del tarocco, e anche delle carte da tresette : perchè, a cagion d'esempio, il signor Onofrio colla sua chimica da cavamacchie e la scienza delle rivoluzioni atmosferiche, ha l'aria di saper giocare appena la bazzica o i l trentuno a un soldo la partita. Raccomanda poi alle tue donne che, se necessitano loro alcune assenze, queste siano brevi e rare: che infine non si mostrino seriamente occupate che di noi, per non renderci accorti che faremmo loro una grazia particolare ad andar via. Capisco bene che in un dopo pranzo di questa en- tità devono avere pensieri e cuore in cucina; dove
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