RAJBERTI - Arte di convitare parte seconda - 1937

ha da essere una babele e uno sciupìo da non dirs,i con tante stoviglie accatastate , con quella portinaja e quel servitore del primo piano venuti ad ajutare e far bottino: oltre a regalarli, faranno man bassa sui bocconi migl ior:i e che svotamento di bottiglie! e quanta roba romperanno ! Ma, dal più al meno, sono accidenti inevitabili: e non calcolate la gloria d'una giornata campale? È una bella cosa a non riportarne rotto anche i l capo. Quando poi ci risolveremo a levarvi l'incomodo, av- verti, Giorgio, di non aspettarti tanti ringraziamenti, se pure gli amici tuoi sono gente di garbo; giacché sono usi gretti e da sbandirsi. Difatti, perchè rin- graziare, e di che? Il mondo, sotto al nostro punto di vista, non può dividersi che in due classi, quasi a simiglianza dei sessi: invitanti e invitati: senza i secondi non ci potrebbero essere i pr im:i gli uni dunque sono egualmente necessari agli altri, come boja e condannato per una buona e regolare im- piccatura. Se avete scelto noi, è perchè ci credeste i più degni, o perchè i più degni di noi non si de- gnano di voi. Insomma, non c'è obbligazione residua da nessuna parte, e i l conto è pareggiato. Tutt'al più, una parola disinvolta, a mezza bocca, reciproca, e basta, basta! Le mille scuse per tanti disturbi, e — 183

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