RAJBERTI - Arte di convitare parte seconda - 1937

beati di radunar qualche volta in casa propria mezza dozzina d'amici; ma noi fanno per non poter met- tersi al livello di chi l i ha soffocati di superfluità. Facciamo dunque i nostri pranzetti moderati, tran- qui l l,i in piccola e scelta brigata: che i l vero e su- premo piacere di siffatte radunanze sta nella buona e simpatica società : e in questo modo si potrebbe an- che goderne più frequentemente, giacché i conviti grossi portano la naturai conseguenza di rendere più raro i l convitare. Tra i grandi signori, in quanto v'intervenga l'eie- mento popolare, i pranzi possono esser guastati dal- - l'etichetta. Non dico di tutti: che anzi la maggior parte in questo ha odorato i l secolo, e vi si è identi- fìcata di buon grado ed è completamente gentile e alla mano. Ma v'è ancora una casta di semidei (se pure non s'è cambiata nel decennio da che io sono morto al mondo brillante), i quali aprono bensì le loro sale ad alcuni del popolo, ma anche avendoli vicini sanno tenerli a rispettosa distanza, stabilita a forza di piccole distinzioni gerarchiche, di modi au- liei e diplomatic,i e perfino di gentilezze fatte in ma- niera da lasciar sottintendere i l «ricordatevi quanto noi siamo dappiù di voi». No , no: con persone di buon senso e di carattere siffatte cose non vanno al-

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