RAJBERTI - Arte di convitare parte seconda - 1937

rissime circostanze che impongono i guanti mi sento un uomo tutto occupato e imbarazzato delle mie mani: non ardisco neppure di metterle nelle sac- cocce, secondo i l mio solito, giacché mi pare che i bei guanti sieno fatti appunto per essere mostrati a tutti, almeno quelle poche volte che si può farsi onore. La gente poi che ci vede per le strade in quella foggia inusitata e di pieno giorno, indovina subito di che spedizione si tratta, e sogghigna. D i- fatti, una delle due : o si va a portare i l baldacchino in chiesa, o si va a un pranzo eroico. Per la prima ipotesi, oltre all'essere caso raro, non vi crederanno alla ciera, tanto più adesso che abbiamo quasi tutti i baffi; giacché ci vogliono fisonomie speciali, e per- fino speciali barbe per portabaldacchin.i Dunque si fa capire a tutto i l mondo che si va a rendere omag- gio a un cuoco famoso. E qui finisco: per quante altre cose belle e buone rimanessero a dirsi sull'argomento dei conviti (che, - se non temessi di farmi lapidare, sarei capace di proporvi un terzo volumetto di aggiunte importan- - rissime), non voglio più oltre abusare della soffe- renza de' miei cari lettori, e neppure della mia. Giac- ché, almeno al momento di separarci, Dio sa per

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