RAJBERTI - Arte di convitare parte seconda - 1937

che da quasi un quarto di secolo mi aggiro giornal- mente per tuguri e per ospitali. Premesso ciò, soggiungo che in un trattato di mo- rale evangelica quei nomi in peggiorativo starebbero malissimo, e male anche in un libro severo di scien- - za, o in una discussione dignitosa: motivo per cui diventò proverbiale la v ei l m u l t iet u d el signor Thiers. Ma in opuscoli umoristici, dove ad arte si tiene un linguaggio franco, incisivo, arditissimo, e dove si affetta di non far proprio grazia a nessun ceto, quei modi non dovrebbero urtare perchè ar- monizzanti con tutto i l resto: massime poi quando non vengono mai accompagnati dal menomo fiele. Quindi bisogna o proscrivere affatto questo genere di letteratura, o finirla di scandalizzarsi per ogni pa- rola. In somma, i l popolaccio, come io l'ho definito

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