RAJBERTI - Arte di convitare parte seconda - 1937
fortificato dall'altra virtù naturale ed istintiva, la presunzione, procede franco e sicuro in qualunque discorso, che a sentirlo sarebbe un bel divertimento, se non fosse un po' troppo frequente e, per solito, anche un po' troppo lungo. Il dotto più impara, e più sente di sapere pochissimo, e più si fa cauto e guardingo dal giudicare le cose che non entrano nel raggio de' suoi studi o nel campo delle sue osserva- * zioni. Ma l'ignorante sa tutto: egli scioglie al mo- mento i più ardui problemi, e ha pronto un rimedio per ogni male, e trova un provedimento per qua- lunque bisogno. Giurist,i filosofi, medici, economi- sti, perchè non ricorrete a lui nelle più complicate controverse questioni di scienza? egli scioglie ogni difficoltà, e vi darà la ragione di tutto. An z,i è ca- pace di regalarvi seriamente una buona lezione, an- che senza avergliela dimandata. Di siffatti originail abbondano le mense popolari, e non ne difettano nemmeno le illustr.i Se non che, al- le prime si può dar loro un pochettino sulla voce, e riduril al silenzio, o assecondarli e pigliarsene spasso, o non occuparsene come se parlasse un matto. Ma a quelle altre mense l'affare è ben differente. Per un verso, i riguardi esigono che si ascolti chi ha la pa- rola, e per un altro ci vuole un bel coraggio a giuo-
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