RAJBERTI - Arte di convitare parte seconda - 1937

peccato che si perdesse affatto questo classico tipo, che nel suo genere è qualche cosa di eminentemente comico e originale. Pel bue d'oro tutto concorse a renderlo magnifico: l'adulazione servile che lo cul- lò fino dalla infanzia: la connivenza del pedagogo che, se non fu del tutto bestia egli pure, prevedeva nel discepolo i l futuro padrone che gli avrebbe assi- curato un commodo riposo in vecchia)a, e perciò ne lusingava l'ignavia e la caparbietà; quell'isolamento che gl'impedì l'attrito prezioso del confronto, del- l'emulazione, della vergogna: quel non essere mai stato all'università a sentirsi a dare almeno dai con- discepoli del tu, dell'asino e dell'imbecille, o anche a esibire quattro calci nel di dietro (cose tanto r i- cordevoli e salutari per la superbia di tutta la vita): aggiungasi una specie d'istinto a schivare anche nel- la propria sfera i miglioir di lui, e a farsi amici quelli dell'istessa tempra : aggiungasi che la coscien- za dei milioni inspira allo sciocco una sicurezza di sè, una petulanza, un profondo convincimento della propria sterminata superiorità su chiunque viva del- la fatica o dell'ingegno : aggiungasi che coloro i qua- li avrebbero la capacità di raddrizzargil le idee stor- te, si guardano bene dal tentarlo per non perderne la protezione, e poi perchè a nulla gioverebbe, men-

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