RAJBERTI - Arte di convitare parte seconda - 1937

tela per un modo di dire) vorrei che la maldicenza, nel senso di regolo all'opinione publica, fosse pri- vilegio dell'alto buon senso e della probità fredda e inconcussa. Ma che farci, se è proprio l'immensa maggioranza che vuole occuparsene tutta la vita? E poi chiamano lingua d'inferno un galantuomo che m di quando in quando metta sulla carta una dozzina di periodi a raddrizzare qualche volgare erroraccio. Perchè poi sia diminuita la probabilità d'ingiusti giudizi,i questi non dovrebbero mai essere pronun- ciati sotto la possibile influenza di rivalità d'inte- ressi. Quind,i per dirne una sola, vorrei che nessu- no dicesse male degli esercenti l'arte propria; tanto più che per essere troppo ovvio in questi casi i l so- spetto di mala fede e del C i c eor p r o domo sua, non si arriva quasi mai a persuadere; anzi, per legge di reazione, si crea o si rinforza i l partito dell'avver- sario. Per alcune professioni il publico manca di attitudine a discernere i l buono dal cattivo, e senten- zia e applaude e condanna a capriccio e dietro dati fallaci; e in cima a queste sta la medicina, nella quale si vede talvolta i l fiore dei biricchini senza te- sta e senza cuore a sorprendere la simpatia e la fi- ducia di molti a scapito dei valentuomini. Ma questa piaga della società e della facoltà è cronica e affatto

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