RAJBERTI - Arte di convitare parte seconda - 1937

ma i: l'acqua non fa che dilatar l 'unto: ci vuole i l sale.—-Per carità, si guardi bene: non c'è come i l sale per levare i l colore: un poco di acetosella: me l 'ha insegnato i l mio speziale. — Povera donna Eu- frasia ! nel combattere di compitezze col signor Ono- frio, e respingere i l piatto, s'è versata addosso mezza la broda del lepre. — È seta o lana ? — Mi rincresce perchè è nuovo, è la seconda volta che lo metto, e solamente i l taglio costa cento trentasett e lire. — So- no desolato, tanto più che ce n'ho un poco di colpa anch'io: ma circa al vestito, stia tranquilla, perchè ho io un secreto, col quale vorrei conoscerla quella macchia che possa resistere: e dentro di dimani o nessuno sarà tanto bravo da indovinare dove fosse la macchia, o che io non mi chiamerò più Onofrio. » Vedi, mio caro Giorgio? le cause di questa disgra- zia sono due: una speciale, e ne sei responsabile t u: e l'altra generale. La prima è che i l piatto contenente il lepre è troppo piccolo, e perciò la broda saliva f i- no all'orlo, e perciò era da aspettarsi quello che è accaduto. Dunque tieni a mente per l'avvenire, che le vivande con salsa, o con liquido qualunque, in- somma i piatti in umido, si devono servire in un re- cipiente abbastanza concavo, e capace di assai più di quanto vi sta dentro. L'altra causa poi è quella di

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