RAJBERTI - Arte di convitare parte seconda - 1937

cui appunto io stavo discorrendo, i l maledetto vizio delle cerimonie stolte: l'uno calca i l piatto in là, l'altro lo calca in qua; e che cosa poi ne nasca, di- mandalo a donna Eufrasia che è lì col viso lungo lungo, e col naso rosso dalla stizza. Insomma, non si dovrebbe mai lasciare i l piatto in balìa dei commensali, che è come dare le armi in mano ai fanciulil o ai matti. Chi dunque non ha bastanti domestici da destinarne uno all'operazione principale di girare intorno a servire, si faccia im- prestare i l servitore di qualche vicino di casa, o faccia salire i l portinajo, oppure i l parrucchiere del- la contrada (una classe di gente così alla mano, così servizievole, che per i l prossimo fa di tutto): e in- culcategli bene di servir sempre da sinistra a destra i commensali, affinchè questi agiscano comodamente da destra a sinistra come chi si leva la spada: e in- segnategli bene che se alcuno è distratto in ciarle o rivolto al vicino, si deve avvisarlo sommessamente e non dargli del gomito nelle spalle. E qui piglierò occasione di dare un piccolo avviso anche agl'invitati. Quando vi cambiano i l piatto la- sciate fare e non opponete goffe e grette osservazio- ni. È questa una pecca non infrequente, massime nelle signore molto casalinghe e alla buona, di vo-

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